Parlare del Coronavirus può suscitare paura e questo è particolarmente vero nel caso dei più piccoli. Il primo ministro della Norvegia Erna Solberg si è rivolta ai bambini del suo Paese inuna conferenza stampa di 30 minutidedicata a loro. Ha detto: “So che molti bambini in questo momento sono spaventati, ma avere paura è normale, quando succedono tante cose contemporaneamente”.
Durante la conferenza stampa ha risposto alle preoccupazioni e ai quesiti dei più giovani e preso atto delle loro paure, incertezze e ansie. Domande come “Quanto tempo ci vorrà per sviluppare un vaccino?”, “Perché non posso festeggiare il mio compleanno?” e “Le scuole saranno veramente chiuse solo per due settimane o più a lungo?”
Erna Solberg ha parlato del Coronavirus in modo onesto e sincero, permettendo ai bambini di essere parte della conversazione e quindi della soluzione.
In un’altra zona del mondo, il primo ministro neozelandese Jacinda Arden ha tenutouna conferenza stampa analoga:“I bambini fanno quasi sempre tante domande e in questo preciso momento ne hanno comprensibilmente molte sul Covid.19. Spero sia un’utile risorsa per aiutarvi a rispondere ad alcune delle domande dei vostri bambini e ragazzi”.
Entrambe le politiche sono modelli da seguire per gli insegnanti e i genitori che discutono della pandemia con i loro allievi e i loro figli.